RI-COSTRUIRSI
2017, inkjet print su carta cotone, 50 x 70 cm.
Ri-costruirsi è una serie fotografica che indaga il rapporto tra l’identità e il corpo, in particolare femminile, attraverso i mezzi della scultura e della fotografia.
L’identità è ciò che contraddistingue l’unicità di ogni individuo, ma essa non è immutabile, si trasforma in un processo continuo che segue le fasi della vita, i suoi momenti di passaggio e di trasformazione. La scoperta della propria identità passa anche attraverso il corpo, un corpo che ci viene qui restituito per frammenti, per parti mancanti: un busto, una schiena e un volto in terracotta i cui colori e le cui superfici si confondono con quelli della pelle.
La scultura, nella sua forma definitiva, fissa e immobile, diventa così materia viva, scorza dura ma sensibile, indossata come un abito sul proprio corpo. Le immagini fotografiche si presentano qui come un tentativo di ricostruzione di un'unità perduta, in una fusione tra immagine reale e rappresentazione, tra corpo vivo e corpo scultoreo, tra opera e artista.
L’identità è ciò che contraddistingue l’unicità di ogni individuo, ma essa non è immutabile, si trasforma in un processo continuo che segue le fasi della vita, i suoi momenti di passaggio e di trasformazione. La scoperta della propria identità passa anche attraverso il corpo, un corpo che ci viene qui restituito per frammenti, per parti mancanti: un busto, una schiena e un volto in terracotta i cui colori e le cui superfici si confondono con quelli della pelle.
La scultura, nella sua forma definitiva, fissa e immobile, diventa così materia viva, scorza dura ma sensibile, indossata come un abito sul proprio corpo. Le immagini fotografiche si presentano qui come un tentativo di ricostruzione di un'unità perduta, in una fusione tra immagine reale e rappresentazione, tra corpo vivo e corpo scultoreo, tra opera e artista.